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Whistleblowing

La soluzione all inclusive per la gestione delle segnalazioni nella tua azienda

Whistleblowing: che cos'è?

Il decreto legislativo n.24/2023, che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1937, ha disciplinato il c.d. whistleblowing introducendo alcune novità in materia di tutela dei segnalanti di illeciti o irregolarità commessi nell’ambito di enti pubblici o privati. Sono previste sanzioni fino a 50.000 euro.

Gli enti con più di 50 dipendenti, o chi opera nell’ambito finanziario o ha adottato il MOG 231/01, sono ora obbligati ad adottare procedure interne per la ricezione e il trattamento delle segnalazioni, garantendo la riservatezza dell’identità del segnalante e la protezione dei suoi dati personali ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679, c.d. GDPR.

L’obbligo è efficace dal 17 dicembre 2023.

Chi deve adeguarsi

Scopri se rientri fra i soggetti che devono adeguarsi al whistleblowing

Cosa si può segnalare

Leggi quali comportamenti illeciti possono essere segnalati al Comitato

Chi può segnalare

Scopri quali soggetti, interni ed esterni all'azienda, possono eseguire le segnalazioni

Le tutele

Scopri come sono tutelati per legge i segnalanti e cosa fare per proteggerli

Le procedure

Scopri cosa fare per adottare le procedure e proteggere i dati personali

Il software

Scopri cosa fare per adottare il software per la gestione del canale di whistleblowing

Chi deve adeguarsi

La norma si applica a tutti i soggetti pubblici e privati che operano in ambito nazionale o transnazionale:

  • che hanno impiegato la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato nell’ultimo anno;
  • che adottano il modello di organizzazione e gestione previsto dal D.Lgs. 231/2001, anche nel caso in cui abbiano impiegato meno di 50 dipendenti nell’ultimo anno;
  • che operano nei settori quali i servizi, prodotti, mercati finanziari; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente; prevenzione del riciclaggio e del terrorismo anche nel caso abbiano impiegato meno di 50 dipendenti nell’ultimo anno.

Cosa si può segnalare

Il decreto ha esteso le materie oggetto di segnalazione che ora comprendono tutte le violazioni del diritto dell’Unione in ambiti quali il mercato interno, la concorrenza, la protezione dei consumatori, la salute pubblica, l’ambiente, la sicurezza e la difesa. 

È possibile segnalare non solo violazioni del diritto dell’Unione, ma anche di quello nazionale, purché siano rilevanti per l’interesse pubblico.

Si possono segnalare, tra le altre, le seguenti tipologie di illeciti:

  • violazioni in materia di appalti pubblici, mercato interno, concorrenza, ambiente, protezione dei consumatori, salute e sicurezza sul lavoro, protezione dei dati personali, sicurezza finanziaria e prevenzione del riciclaggio;
  • frodi o corruzione che danneggiano gli interessi finanziari dell’Unione;
  • abusi di potere, negligenza grave o omissioni da parte delle autorità pubbliche;
  • atti o omissioni che mettono a rischio la salute pubblica o l’ambiente.

La segnalazione deve essere effettuata in buona fede e basata su informazioni ragionevolmente ritenute veritiere e accurate al momento della segnalazione.

Chi può segnalare

I segnalatori possono essere non solo i dipendenti pubblici e privati, ma anche i collaboratori, i fornitori, i volontari, i soci e i candidati a un rapporto di lavoro o di collaborazione.

Le tutele per i segnalanti

I segnalanti (i whistleblower) sono tutelati sia a livello civile che penale. 

Il segnalante, infatti, non può essere sottoposto a ritorsioni, discriminazioni o trattamenti sfavorevoli sul luogo di lavoro a causa della segnalazione. Nel caso in cui l’azienda non rispetti tale divieto, il segnalante ha diritto al risarcimento del danno e alla reintegrazione nel posto di lavoro. 

L’identità del segnalante è riservata e non può essere rivelata a terzi che non siano deputati a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. 

A livello penale, il segnalante è esente da responsabilità per la rivelazione di informazioni riservate o segrete, purché la segnalazione sia effettuata nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Inoltre, il segnalante è tutelato da eventuali azioni diffamatorie o calunniose da parte dei soggetti segnalati.

La tutela si estende a tutti i soggetti che collaborano con l’ente, anche occasionalmente o a titolo gratuito, nonché ai familiari e ai terzi che subiscono ritorsioni a causa della segnalazione.

Come gestire le procedure per le segnalazioni

Franco, Pirro & Partners affianca e supporta le Aziende Private e le Pubbliche Amministrazioni nell’adozione di un modello organizzativo per la gestione del whistleblowing:

  • con la redazione di una procedura personalizzata per il whistleblowing;
  • con l’adeguamento del sistema privacy aziendale, curando la stesura delle informative, dei trattamenti di dati e l’analisi di impatto;
  • con l’esternalizzazione del comitato per la gestione delle segnalazioni, di modo che possano essere prese in carico e valutate senza dover costituire un apposito ufficio interno a ciò dedicato;
  • con la formazione del personale.

Il nostro software per la gestione delle segnalazioni

Franco, Pirro & Partners offre ai propri clienti un software per la gestione del canale di whistleblowing che assicura tanto la conformità alla normativa in materia, quanto la protezione dei dati personali del segnalante.

Il software piò essere gestito direttamente dal cliente, oppure può essere affidato allo Studio che si occuperà di valutare le segnalazioni pervenute.

Contattaci

Se vuoi affidarci la conformità della tua azienda al whistleblowing, contattaci subito al numero 0808899034 oppure compila il modulo sottostante.  

Modulo Whistleblowing

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